Scarlett è una ragazza come tante, intrappolata in una vita che non sempre le piace e ingabbiata in un sistema che sente essere ormai un vestito troppo stretto.
Peripezie, incontri, dolori, drammi, gioie e tumulti sono le perle che costellano il suo cammino. Negli Arcani maggiori troverà il coraggio di sorpassare le prove di vita che l’attendono, quali metafore di un percorso evolutivo che la condurrà laddove il suo destino l’attende e al quale, come tutti, non potrà sottrarsi.
Quello di Scarlett è un viaggio… anzi il suo viaggio… una sorta di cammino iniziatico che la condurrà laddove il nuovo umanesimo le imporrà di andare. Un cammino che non riguarda solo lei, ma che, prima o poi, sarà quello dell’intero genere umano. L’odissea della nostra protagonista possiede diversi livelli di lettura e, primo tra questi, è quello relativo al piano psicologico: da “brutto anatroccolo” vittima delle situazioni, mentalmente depotenziata, svilita e asservita a figure dispotiche che, con costante perfidia, la relegano a posizioni di subalternità, a splendido e regale cigno, forte del luccichio della propria luce, ottenuta attraverso ardue prove di coraggio e consapevolezza.
Il secondo livello di lettura riguarda la decisiva importanza che i Trionfi, quali metafore esatte degli ostacoli da superare e manifestazioni di un principio sacro, rappresentano nel percorso evolutivo di Scarlett e nel rendere manifesta la sua/nostra vera e autentica essenza. Ogni portale rappresenta una prova, chiaro ed efficace rimando da un valore relativo (l’acquisizione valoriale ottenuta con il passaggio della prova) a un valore assoluto (l’ontogenesi del nostro sé).
Ecco allora che Scarlett riconosce nelle tappe e nelle prove rappresentate dalle figure delle Lame una valenza che sa porsi oltre il simbolico, oltre la persona, oltre lo spirito del tempo e della storia: esso diviene frontiera, anelito, tensione verso una dimensione del raggiungibile che apre nuovi orizzonti di senso e di significato.
Con Scarlett anche la precarietà, anche lo smarrimento, anche la perdizione, anche la sconfitta, anche il turbamento diverranno ispirazione, nobilitando ciò che la cultura solitamente relega a sconfitta e rivisitandone i contenuti in chiave di un’antropologia riconfigurata. Liberarsi dalle catene della mediocrità, dello schiavismo, della subalternità, dell’ipocrisia, questo ci insegna Scarlett, assieme al coraggio di smarcarci dalle nostre false nudità, dalle false pudicizie, dai falsi protocolli di convenienza. Un libro da bere, tutto d’un fiato: come i migliori champagne.
Emanuele Cangini
ILARIA PUGNI nasce nel giugno del 1989 e si cimenta per la prima volta nella scrittura con questo racconto per certi aspetti fantasy… per altri meno.
Colta dall’improvvisa impossibilità di proseguire la sua carriera da imprenditrice nel settore fitness in cui aveva investito, a causa delle restrizioni imposte nel periodo 2020-2022, sceglie ad un certo punto di rivoluzionare da zero la sua vita dedicandosi alla scrittura e ad altre attività sempre inerenti allo sviluppo di sé stessi e l’aiuto del prossimo. Grande appassionata di fitness, benessere e motori, con questo racconto ci invita a riscoprire conoscenze antiche ormai dimenticate.
OLTREMOND E I DODICI PORTALI
Viaggio alla riscoperta di una conoscenza perduta
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ISBN 979-12-80150-33-2
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